Vario
“In ricordo di Libereso Guglielmi” di Stefano Cultrera
Stefano Cultrera ci ha segnalato questi video in ricordo di Libereso Gugliemo, venuto a macare il 23 settembre 2016. Egli era noto anche come “il giardiniere di Calvino”, botanico, naturalista, scrittore e autore di diversi saggi sulla natura.
“Labirinti vegetali” di Giovanni Buccomino
E’ possibile leggere e scaricare la presentazione del dott. Buccomino da questo link.
“Hanami all’Orto Botanico” di Elvira Imbellone
Giovedì 7 aprile l’AER ha celebrato l’Hanami (=guardare i fiori) al Giardino giapponese dell’Orto Botanico. Guidati da Elvira Imbellone, i Soci sono saliti al Giardino posto nella parte alta dell’Orto da cui si gode una magnifica vista sulla città. I ciliegi erano al clou della loro spettacolare fioritura. Prunus x yedoensis, il più precoce e anche il più diffuso nei parchi in Giappone, era già quasi completamente sfiorito, mentre il Prunus serrulata ‘Kanzan’ dai fiori doppi, di un bel rosa deciso, era al massimo del suo splendore.
E’ stato molto emozionante vivere col nostro gruppo in modo intimo il godimento della bellezza sfuggente dei ciliegi in fiore. Un privilegio che i Soci hanno apprezzato.
Appesi ai rami ondeggiavano, così come era tradizione fare nelle classi colte dell’antico Giappone e come vediamo nelle stampe, biglietti augurali detti Tanzaku, che riportavano haiku, brevi componimenti poetici sui ciliegi, decorati con carte giapponesi.
Più tardi nel pomeriggio c’è stata l’inaugurazione ufficiale della manifestazione Hanami all’Orto Botanico. Celebriamo la bellezza dei ciliegi in fiore, aperta al pubblico da venerdì 8 a domenica 10 aprile, alla presenza del Rettore dell’Università Sapienza, dell’Ambasciatore del Giappone e di altre autorità, con la visita alla mostra di Ikebana Shizenbi, la bellezza della natura e la celebrazione dell’hanami al giardino giapponese.
“La vera grande bellezza” di Enrico Migliaccio
Come scriveva Fiodor Dostoevskij nell’Idiota “La bellezza salverà il mondo” e noi siamo convinti che la vera grande bellezza è quella della Natura che ci circonda e ci affascina.
In questa rapida rassegna di fenomeni naturali rivolgeremo la nostra attenzione allo immensamente grande, fino ad arrivare all’incredibilmente piccolo, dall’Universo osservabile col telescopio, al microcosmo da scrutare con il microscopio.
Alziamo gli occhi al cielo per osservare l’aspetto dei pianeti del sistema solare, la Via Lattea e poi immaginiamo di librarci in volo sui paesaggi più inospitali della Terra: sul deserto del Sahara, sul Grand Canon dell’Arizona e sugli altipiani etiopici costellati di Lobelie giganti.
Per scendere poi nel cuore in tumulto del Pianeta, nelle bocche dei grandi vulcani o nelle grotte più nascoste, adornate con i festoni delle stalattiti.
Uno sguardo ammirato lo rivolgiamo ai giganti delle montagne: al nostro monte Bianco, alle vette dell’Himalaya e all’africano Kilimangiaro, con le sue nevi eterne.
Ed ecco il mare, con le sue profondità, che ospita misteriose creature ancora sconosciute alla scienza e le barriere coralline che, insieme alle foreste tropicali offrono i picchi massimi di Biodiversità al mondo.
Tra i Vertebrati, con i Mammiferi condividiamo la nostra appartenenza e con l’ordine dei Primati, in particolare con le scimmie Antropomorfe, i nostri parenti più prossimi, dai quali ci siamo separati appena da 5 a 7 milioni di anni fa.
Lo splendore delle piume degli uccelli e le loro straordinarie parate nuziali ci riempiono sempre di meraviglia e rappresentano uno degli spettacoli naturali più incredibili.
Una citazione particolare la meritano gli Anfibi, i primi a conquistare le terre emerse, oggi così gravemente minacciati dal degrado dei loro ambienti. Così i Rettili, con i Dinosauri, antichissimi e spettacolari primi abitanti della Terra, che hanno ceduto il passo ai Mammiferi, restando muti ma splendidi testimoni di un glorioso passato.
Gli invertebrati rappresentano i 4/5 delle specie animali, con un preponderante numero di specie nella Classe degli Insetti, i primi conquistatori dell’aria, importanti impollinatori dell’80 % delle piante superiori, più antichi dei Dinosauri, i più indispensabili tra gli animali.
Alla base degli organismi viventi le piante sono le uniche ad avere la capacità, partendo dall’anidride carbonica, dall’acqua, dai sali minerali e dalla luce solare, ad organizzare la materia vivente (autotrofia), per fornire nutrimento agli animali erbivori e indirettamente ai carnivori, in un continuo trasferimento di materia e di energia (eterotrofia).
Prendiamo ora un microscopio e osserviamo le strutture di alghe e protozoi unicellulari: tutto il nostro mondo, tutti gli esseri viventi pluricellulari che lo popolano sono derivati da organismi formati da un’unica cellula, in un film della vita nel tempo che dura da centinaia di milioni di anni.
In questo grande affresco degli esseri viventi sulla Terra, anche un uovo di pidocchio attaccato a un capello, sotto le lenti di un microscopio può apparire come una delle meraviglie della Natura.
“Lunga vita al popolo della selva!” di Franco Tassi
Chi ama Madre Terra segue con vivissima partecipazione e apprensione le vicende dei popoli della Selva Amazzonica, il cui futuro appare sempre più minacciato dalla avidità degli invasori alla ricerca di legname, petrolio, minerali e altre risorse, dalla costruzione di strade e di dighe, dalle monocolture produttivistiche estranee, dalla trasformazione repentina di ecosistemi che avevano mantenuto il loro straordinario equilibrio per migliaia e migliaia di anni. In questo cieco assalto rapinatorio non viene minacciata soltanto la natura con la sua biodiversità, ma anche la stessa sopravvivenza e identità delle tribù dei nativi dell’Amazzonia, cui viene sottratto un bene primario: il loro stesso ambiente di vita.
Tutte le tribù hanno pieno diritto di continuare la loro esistenza in armonia con la natura, sia che vogliano restare incontattate e isolate, sia che preferiscano aprirsi a una prudente collaborazione con le genti sudamericane delle zone adiacenti.
Le terre delle tribù debbono restare inviolate e intangibili, e il rispetto delle loro tradizioni ancestrali sarà, insieme alla salvaguardia della generosa natura, la miglior prova di saggezza, giustizia e civiltà che i governi dei Paesi che si ritengono progrediti possano oggi offrire.
Il Centro Parchi Internazionale invia da Roma un messaggio di profondo amore per il Creato e di sincera Amicizia per il popolo della selva, che ne è stato sempre, e dovrà continuare a esserne, il più valido e sicuro custode. E nel nome della Madre Terra, Pachamama, riconosce che l’uomo moderno, che avrebbe molto da imparare dalle libere tribù della selva, dovrà ora impegnare tutte le sue grandi energie e capacità per garantire e difendere il loro futuro.
Questo Messaggio viene portato al principio del nuovo anno 2015 nella Foresta Amazzonica, a nome del Centro Parchi Internazionale, dal nostro Ambasciatore della Natura Tommaso FERRARO, per diffonderlo anche nel cuore della selva, dalla scuola statale del Perù, che verrà intitolata al nostro amico e collega siciliano Marco Antonio MOLINO da sempre impegnato in difesa dell’Amazzonia.
Roma-Catania-Amazzonia, Gennaio 2015
Franco Tassi
Centro Parchi