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Foto vincitrici del concorso fotografico 2024

Ecco la classifica delle foto vincitrici del concorso fotografico della nostra associazione. Il tema dell’edizione 2024 è stato “La fauna incontra la flora”.

1° posto: Silvia Marmaggi, “Grillo senza collarino no canterino”Grillo

2° posto: Paolo Presutti, “In mancanza di rose mi accontento”

In mancanze di rose

3° posto: Andrea Lezzi, “Occhio, che ti sono alle spalle”

4° posto: Rita Rapanotti, “Il profumo dell’erbetta fresca mi fa risvegliare l’appetito”Tartaruga

“Bormio, Elba, legati da un filo viola” di Andrea Lezzi

Il filo viola che lega l’Orto Botanico di Bormio con l’isola d’Elba e che ha dato spunto alla
conferenza è il colore che contraddistingue la lavanda presente in entrambe le località
presentate, anche se con piante diverse tra loro.

A Bormio, paese dell’alta Valtellina, è situato il Giardino Botanico Alpino “Rezia”.

Tra le specie presenti ricordiamo Allium angulosum, Cirsium eriophorum o cardo scardaccio,
Achillea clypeolata.


Una delle collezioni più importanti del giardino è quella delle stelle alpine con esemplari
provenienti dalle montagne di ogni parte del mondo.


La stella alpina delle Alpi è Leontopodium alpinum.
Leontopodium alpinum

Presenti anche la Rosa villosa (qui uno dei cinorrodi già in fase di sviluppo), il Dianthus
plumarius, la Pulsatilla alpina che sta maturando i semi, la Gentiana burseri ed infine la
Lavandula angustifolia che fornisce il legame delle due località esaminate. Quest’ultima si può
trovare sulle nostre Alpi fino a quote intorno ai 1800 metri slm; ama suoli calcarei, fiorisce tra
fine giugno ed i primi di luglio e, di tutte le lavande, è quella che riesce a sopravvivere in luoghi
esposti a forti nevicate invernali.

Rosa villosa Dianthus plumarius Pulsatilla alpinaGentiana burseriLavandula angustifolia

Sull’Isola d’Elba è invece presente la Lavandula stoechas che ama viceversa suoli acidi; qui infatti
predomina terreno ferroso, è caratterizzata da brattee che servono ad attirare insetti impollinatori e fiorisce tra fine aprile ed i primi di maggio.

Lavandula stoechas

Qui una probabile mutazione con particolarissimi fiori e brattee bianchi.Lavandula stoechas
All’Elba troviamo in primavera fiori autoctoni dell’isola come Centaurea dissecta var. ilvensis,
Viola corsica subsp. ilvensis

Centaurea dissecta var. ilvensis Fiordaliso del Capanne AsteraceeViola corsica subsp. ilvensis Violacee

Sono presenti anche orchidee quali Ophris apifera, Serapias cordigera.Ophrys apiferaSerapias cordigera

In prossimità del mare troviamo Matthiola tricuspidata.
Matthiola tricuspidata Brassicacee

Elvira Imbellone, “Velletri e Giardini della Landriana”, gita 21/03/2024

Ecco il resoconto, curato dalla dott.ssa Elvira Imbellone (Delegata per il Lazio della Società Italiana della Camelia), della gita organizzata dall’AER insieme alla Società italiana della Camelia a Velletri e ai Giardini della Landriana (21 marzo 2024).

  • La Società Italiana della Camelia nasce nel 1965 sulle sponde del Lago Maggiore ad opera di un gruppo di appassionati collezionisti e vivaisti, allo scopo di diffondere questo fiore. Fine principale era recuperare i nomi delle vecchie cultivar diffuse nei giardini del Lago Maggiore che erano andati perduti nel ‘900, quando al periodo di gran moda dell’800 era seguito un abbandono. Altro scopo era favorire gli incontri tra appassionati e le mostre.

 

  • Arrivata in Italia nel 1782 alla Reggia di Caserta la camelia aveva attraversato la penisola raggiungendo le regioni dove c’erano le condizioni ambientali e culturali più favorevoli alla sua diffusione. Toscana (Firenze e Lucchesia), Liguria, Lombardia (Milano e i laghi oltre che Brescia). Andando a sud la zona di Caserta, la penisola Sorrentina, Salerno e le pendici dell’Etna. Dove c’è terreno vulcanico.

 

  • La massima diffusione della camelia, pianta con fioritura invernale, è nell’800 e accompagna il nostro Risorgimento. Sempreverde, con belle foglie lucenti, e con i petali bianchi e rossi è un fiore risorgimentale: ‘Garibaldi’, ‘Vittorio Emanuele II’, ‘Principessa Clotilde’ (figlia di Vittorio Emanuele), ‘Emilio Bandiera’, ‘Conte Cavour’, ‘Contessa di Belgioioso’, ‘Pio IX’, alcuni nomi. Il fiore era portato, con precisi significati, soprattutto dagli uomini (a parte La Signora delle camelie).

 

  • Anche Roma nell’800 è stato centro importante per la diffusione di questo fiore ad opera di nobili collezionisti e vivaisti ibridatori. Uno fra tutti Tommaso Del Grande, autore di ‘Bella Romana’, ‘Roma Risorta’ e ‘Ninfa del Tebro’. Nel 1855 si tenne a Roma la prima mostra delle camelie nel cortile del Palazzo Doria Pamphilj a via del Corso. Camelie erano state messe da Jappelli a Villa Torlonia (e sappiamo che fine hanno fatto!), una collezione fu inventariata nel 1856 a Villa Pamphjli tra cui alcune ad essa dedicate (‘Principe Doria’, ‘Trionfo di Villa Pamphilj’, ‘Pamphiliana Rosea’)

 

  • Venendo ad oggi, anche se trascurata, rimane la lunga siepe di camelie di villa Aldobrandini, un vero esempio di resilienza e qualche camelia qua e là (a piazza Cairoli). Recentemente come Società Italiana della Camelia abbiamo sistemato l’aiuola all’ingresso del Cimitero acattolico della Piramide con camelie japonica e sasanqua, in modo da avere una fioritura dall’autunno alla primavera inoltrata.

 

  • Le novità nelle camelie sono nei colori, da che è stata scoperta la camelia gialla, di ambiente più tropicale e da noi di difficile coltivazione, nel profumo con gli ibridi di lutchuensis, e nelle camelie a fioritura estiva tolleranti del sole, gli ibridi di C. azalea.

 

  • L’Italia è leader in Europa per la produzione di camelie. Gli ibridi cinesi di azalea sono distribuiti da un vivaio di S. Benedetto del Tronto, Ciarrocchi (nel Lazio da Tara di Bolsena). Sono stati prodotti anche ibridi italiani ottenuti dall’Università di Firenze e distribuiti da Massimiliano Giusti di Pescia (Montecarlo). Su questo ultimo gruppo di piante sono descrizioni dettagliate nel Notiziario SIC 2022.

 

  • Il territorio di Velletri è particolarmente vocato alla camelia per un insieme di condizioni ambientali. Qui la pianta ha un uso molto popolare nei giardini di campagna, dove è anche utilizzata nelle siepi e nelle divisioni dei campi. Ogni casa ha almeno una camelia, spesso legata a ricorrenze familiari. La copertina del Notiziario SIC 2022 riporta un’immagine di camelie nella campagna veliterna. Nel convegno della settimana scorsa per la Festa delle camelie è stato detto che si usa portare una camelia al cimitero ai propri cari, perché è come portare un pezzo di casa.

 

  • Dopo la visita al Vivaio del Generale continueremo ad ammirare camelie ai Giardini della Landriana, progettati da Russel Page, dove visiteremo la collezione della marchesa Lavinia Taverna, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. La collezione di camelie della Marchesa Lavinia Taverna è disposta in un percorso suggestivo che rievoca l’ambiente naturale dei boschi.

 

  • La gita si è conclusa con una sosta sul litorale di Torvajanica, dove l’arch. Cristiano Casafina ha illustrato il lavoro di restauro delle dune che sta seguendo da tempo.

     

Foto gita Velletri camelie

Giardini della Landriana

Giardini della Landriana

 Giardino Landriana

Visita alle dune di Torvajanica

             

                             

Foto vincitrici del concorso fotografico 2023

Ecco la classifica delle foto vincitrici del concorso fotografico della nostra associazione (edizione 2023).

Marina Zincone, "Anche sfioriti siam belli noi uccelli"

1° posto pari merito: Marina Zincone, “Anche sfioriti siam belli noi uccelli”

Giusi de Giorgis, "Trova l'intruso"

1° posto pari merito: Giusi de Giorgis, “Trova l’intruso”

vita_risorge

2° premio: Franco Tassi, “Pino che risorge sul litorale della Maremma”

 

Ornella Chiarenza, "Il principresso, un nuovo albero di Roma"

3° premio pari merito: Ornella Chiarenza, “Il principresso, un nuovo albero di Roma”

Margherita Martinelli, "Pino loricato alla Grande Porta del Pollino"

3° premio pari merito: Margherita Martinelli, “Pino loricato alla Grande Porta del Pollino”

Francesca Nardi, "Albero capovolto"

 4° premio pari merito: Francesca Nardi, “Albero capovolto”

Livia Coppola, "Galla gigante su albero a Kyoto"

4° premio pari merito: Livia Coppola, “Galla gigante su albero a Kyoto”

“La flora artica e l’orto botanico più a nord del mondo“ di Andrea Lezzi

La flora islandese è caratterizzata dallo svilupparsi in una regione interamente vulcanica, posta poco sotto il circolo polare artico.

Svartifoss

A causa di ciò in Islanda non sono presenti alberi autoctoni ed i pochi che sono presenti sono stati piantati dall’uomo e vegetano in condizioni estreme.

Sono invece presenti muschi e licheni che colonizzano le colate laviche,fiori ed arbusti che riescono a vegetare nella bella, seppur corta, stagione estiva essendo il suolo per la maggior parte dell’anno coperto dalla neve.

Flora islandese

Esempio ne è il fiore nazionale islandese, il Camedrio alpino (Dryas octopetala).

 Camedrio alpino Dryas octopetala Rosacee Islanda

Il paesaggio è caratterizzato inoltre da enormi ghiacciai perenni il più imponente dei quali è il Vatnajokull che copre l’8% della superficie della nazione.

Vatnajokull 8% superficie Islanda

Tali ghiacciai formano imponenti cascate.

 Godafoss

L’Orto Botanico di Akureyri è l’orto botanico più a Nord del mondo trovandosi a soli 100 Km dal circolo polare artico ed è visitabile solo da giugno a settembre.

È stato aperto come primo parco pubblico islandese nel 1912 e come orto botanico nel 1957; vi si trovano 7000 piante di cui 400 viventi nella flora islandese.

Saxifraga nivalis Sassifragacee Circolo polare artico

Oltre alla flora artica sono presenti piante dalle zone montuose di tutto il mondo.

Sedum stenopetalum Crassulacee Montagne rocciose ColoradoPulsatilla albana Ranuncolacee Caucaso N Turchia Arnebia pulchra Boraginacee Caucaso Primula denticulata Primulacee Afghanistan SE Tibet

Vicino al geiser di Stokkur è presente l’orchidea autoctona islandese Platanthera hyperborea.Stokkur Platanthera hyperborea, Orchidacee, Islanda

 

Stefano Giovanardi, “Il Pianeta B”

Potete leggere e scaricare da qui la presentazione del 18 novembre 2021 tenuta presso la nostra associazione da Stefano Giovanardi.

Programma delle conferenze e delle riunioni: secondo quadrimestre 2019-2020

Il Consiglio Direttivo vi presenta il programma delle conferenze del primo quadrimestre. L’inizio degli incontri dell’Associazione è alle ore 15,30 con le comunicazioni ai soci delle eventuali novità decise dal consiglio direttivo. Inoltre si invitano i Soci a collaborare con la Direzione dell’Orto Botanico in tutte le sue attività. Gli incontri possono subire delle variazioni.

  • 6 febbraio

Dott. Stefano Marzullo, “Potature invernali nelle piante ornamentali”.

  • 13 febbraio
Dott.ssa Miriam Lorenzani, “Psicologia ecologica”.
  • 20 febbraio

Dott. Paolo Lavezzo, “Le piante eduli”.

  • 27 febbraio
Dott. Andrea Lezzi, “Le lavande: profumate distese viole. Le ultime scoperte”.
  • 5 marzo
Dott.ssa Flavia Calò, “La foglia: confronti di strategie evolutive, curiosità, adattamenti agli ambienti, variabilità delle forme”.
  • 12 marzo
Rinviata al 14 Maggio.
  • 19 marzo
Dott.ssa Talia Lamanna, “Lucuma. Il dolcificante naturale”- Rinviata..
  • 26  marzo
Dott. Paco Donato, “Il giardino giapponese”.- Rinviata.
  • 9 aprile
Visita guidata a cura della dott.ssa Elvira Imbellone a villa Aldrobrandini di largo Magnanapoli alle ore 15,30.
  • 16 aprile
Dott. Flavio Tarquini, “Ultime scoperte sulla fisiologia vegetale”.
  • 23 aprile

Prof. Giovanni Buccomino, “Le piante nei giardini storici”. 

  • 7 maggio
Dott.ssa Wanda Del Valli, “Piante succulente: utili a migliorare la qualità dell’aria”.
  • 14 maggio

Arch. Beatrice Venturini Sylos Labini, “Storia del giardino: il Rinascimento e Villa d’ Este”.

  • 21 maggio

Assemblea dei soci.

  • 28 maggio

Dott.ssa Alessandra Celant [titolo da definire].

   

Ecco il programma di gite e passeggiate organizzate con l’associazione Scienza Verde:

  • 8 febbraio 2020: Ara Coeli. a cura di Maria Franca Valeri;
  • 7 marzo 2020: duomo di san Giovanni, Scala Santa e battistero, a cura di Maria Franca Valeri;
  • 28 marzo 2020: Velletri e le camelie (in pullman, visita guidata);
  • 2-5 aprile 2020: Stresa e le isole Borromee (prenotazioni chiuse);
  • 18 aprile 2020: Villa Lante a Bagnaia e le peone di Vitorchiano;
  • 9 maggio 2020: Vasanello (il castello Orsini, il giardino medievale e il Borgo dei Vasai);
  • 23 maggio 2020: Ninfa e Norma (in pullman, visita guidata e pranzo);
  • 5-7 giugno 2020: abbazia di san Vincenzo (Rocchetta al Volturno) (corso stanziale di riconoscimento e elaborazione delle erbe con Maria Antonietta Sinibaldi Zampaglione);
  • 20 giugno 2020: Farfa, le gole, la riserva naturale e l’abbazia alto-medievale di san Donato (trekking e picnic).

Rosa Muoio, “Alla scoperta dell’ Orto Botanico di Napoli”

Cliccando qui è possibile scaricare il Power Point della conferenza tenuta Rosa Muoio.

Programma delle conferenze e delle riunioni: primo quadrimestre 2019-2020

Il Consiglio Direttivo vi presenta il programma delle conferenze del primo quadrimestre. L’inizio degli incontri dell’Associazione è alle ore 15,30 con le comunicazioni ai soci delle eventuali novità decise dal consiglio direttivo. Inoltre si invitano i Soci a collaborare con la Direzione dell’Orto Botanico in tutte le sue attività. Gli incontri possono subire delle variazioni.

  • 3 ottobre

ore 15:30 Apertura dell’anno sociale. Iscrizione dei soci. Presentazione del programma.
ore 16:00 Dott. Marco Stefanelli, “Le piante acquatiche”.

  • 10 ottobre
Dott. Giorgio Narducci, “Le Isole Canarie: Alla scoperta della flora e della fauna”.
  • 17 ottobre

Passeggiata archeologica-botanica Trastevere e Ripa condotta dalla Dott.ssa Maria Franca Valeri.

  • 24 ottobre
Dott. Antimo Palumbo, “Gli alberi de Il sussurro del mondo di Richard Powers”. 
  • 31 ottobre
Dott.ssa Maria Caterina Ranieri, “Laboratorio erboristico: casa, cura e bellezza”. 
  • 7 novembre
Prof.ssa Maria Antonietta Sinibaldi Zampaglione, “Leonardo: botanico erborista e cuoco”
  • 14 novembre
Dott. Enrico Scianca, “Camelie e giardini della Landriana”.
  • 21 novembre
Dott. Salvatore Valenziano, “L’acqua e la civiltà mediterranea”.
  • 28 novembre
Dott. Stefano Giovanardi, “Ecologia cosmica”.   
  • 5 dicembre
Dott.ssa Rosa Muoio, “Alla scoperta dell’Orto Botanico di Napoli”.
  • 12 dicembre

Prof. Franco Tassi, “Difendere Alberi e Foreste per salvare il Clima”.     

 

  • 19 dicembre
ore 15,30 Incontro in ricordo di Maria Livia e Giorgio Ardigò- ore 16- Assemblea dei Soci- ore 16,30  Presentazione dei libri ” Luoghi segreti a due passi da Roma ” a cura del dott. Luigi Plos.
  • 9 gennaio

Dott.ssa Anna Lisa Somma, “Spigolature di botanica fantastica nella letteratura italiana del ‘900″.

  • 16 gennaio

Concorso fotografico.

  • 23 gennaio

Prof. Enrico Migliaccio, “Preziosa biodiversità dell’ecosistema forestale”.

  • 30 gennaio
Dott. Roberto Grassetti, “La lotta biologica”. 

“Abbraccia e difendi i tuoi alberi” di Francisco Merli Panteghini

La presentazione in formato PFD è scaricabile cliccando qui sotto sul file.