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Sintesi della conferenza “La lavanda: tutte le sfumature del viola”, di M. L. Ardigò

Il dott. Andrea Lezzi ha tenuto una conferenza dal titolo “La lavanda: tutte le sfumature del viola”.

Anche la sua cravatta aveva un bel colore viola…

Non so cosa spinge una persona ad occuparsi di una pianta, per cercarla ovunque, per fotografarla, per amarla e comunicare agli altri questo sentimento, ma sicuramente Andrea Lezzi ci ha offerto uno splendido pomeriggio tutto dedicato alle lavande.

È diffusa in tutta l’area mediterranea. Cresce fino agli 800 m s.l.m. in terreni aridi e sassosi, esposti al sole.

Locandina lavanda ColdinavaTra tutte le numerose varietà di lavanda usate a fini curativi, quella angustifolia viene ritenuta fondamentale per una serie di ragioni: innanzitutto l’olio essenziale prodotto dai suoi fiori risulta estremamente versatile in quanto si miscela bene con altri oli e inoltre gli vengono attribuite azioni terapeutiche molteplici.

In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l’influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanze omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d’orecchie.

L’ultima classificazione delle lavande selvagge è del 2004 ed è pubblicata dal The Royal Botanic Gardens, Kew (ISBN 1 84246 010 2).

La lavanda officinale o lavanda vera o spico (Lavandula angustifolia Miller) è una pianta suffruticosa sempre verde della famiglia delle Lamiaceae. Le foglie sono persistenti, opposte, lineari o lineari – lanceolate, lunghe 1–3 cm, larghe pochi millimetri anzi si differenzia da altre specie proprio per la particolare strettezza delle foglie. All’ascella delle foglie sono inseriti ciuffi di foglie più piccole. I fiori sono riuniti in una vistosa e compatta infiorescenza a spiga. Il frutto è un achenio trigonale.

La Lavandula officinalis cresce ovunque, nell’estremo Ovest fino alle Canarie, ad Est Turchia ed Iran, bene anche in Africa.
Nelle zone più calde la pianta entra in vegetazione a fine autunno o in pieno inverno, in quelle più fredde in primavera. L’epoca di fioritura ha inizio, secondo la ripresa vegetativa, da gennaio a maggio e si protrae per alcuni mesi. La pianta è bottinata dalle api.

In Inghilterra le lavande non sono spontanee, ma gli abitanti ne sono tanto innamorati da trovare, mediante incroci, degli ibridi adatti ai vivai.
Immagini sullo schermo delle 3 specie della sezione Lavandula. Distribuzione: Europa centrale e Sud – Ovest.

  • 1° specie: Lavandula angustifolia
    Alcune varietà
    • L. angustifolia alba – colore bianco
    • L. angustifolia rosea
    • L. angustifolia boston blu: – viola scuro
    • L. angustifolia pyrenaica dei Pirenei
  • 2° specie
    • Lavandula latifolia. Foglie più lunghe e larghe, cespugli alti anche 2 metri.
  • 3° specie
    • Lavandula lanata: autoctona della Spagna, fiore piccolino.
  • Sezione Dentatae: una sola specie
    • Lavandula dentata: brattee blu, foglie seghettate, in tutta Italia, anche nel Cilento e nel promontorio del Circeo, nella parte esposta al sole. Desiderano terreno calcareo.

Il relatore proietta foto di altre lavande.

  • Lavandula stoechas. Isola d’Elba, Corsica e Sardegna. Foglie normali, spighe cicciute a quattro lati.
  • Lavandula multifida: autoctona in Calabria e nell’Etna. Leggermente pelosa.

Molte belle immagini di altre lavande presenti in varie parti del mondo: Isole Canarie, Isola di Capo Verde, Africa, Arabia, India.

Il Lavandino, con fiori più piccoli viene coltivato per ottenere cosmetici, saponi. Vediamo distese di campi di lavande in Provenza, filari ininterrotti di piante, fiorite in giugno

La raccolta delle spighe di Lavandula vera avviene in luglio: una macchina passa con le ruote tra i sentieri che separano i filari, le taglia e ne fa dei mazzolini, già pronti per la vendita.

Da una tonnellata di fiori si ricavano 15 kg di olio essenziale, il Lavandino rende 7- 8 volte di più. Il Relatore proietta immagini relative ai laboratori dove avviene la distillazione.

In Italia ricordiamo l’antica produzione della Lavanda Coldinava in Liguria, Imperia: il marchio c’è ancora , anche se la produzione è minima.

Maria Livia Ardigò

 

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