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Caserta, Salerno e Paestum (3/5 novembre 2025)
Un viaggio in pullman dedicato alla riscoperta del rinnovato Giardino della Minerva, ma anche
della Scuola Medica Salernitana che ha rappresentato nel Medioevo una eccellenza di
conoscenze scientifiche e integrazione sociale, una università dove le donne avevano un ruolo
paritario E di Casertavecchia, borgo medioevale ingiustamente offuscato dai fasti della Reggia
Borbonica. Un tuffo nel lusso del ‘700 con la Reggia di Caserta e Palazzo Mondo e i loro
giardini. Gli splendori dell’antica Paestum e infine una total immersion nella civiltà contadina,
con la visita ad una delle più premiate fattorie di allevamento delle bufale, di cultura del pane
e non solo.
Programma di massima
(Suscettibile di variazioni per sopraggiunte esigenze)
LUNEDI 3 NOVEMBRE 2025.
Ore 7.00: appuntamento al capolinea tram 8 Casaletto
Ore 7.30: appuntamento Piazzale Ostiense
Ore 11.00: Arrivo a Caserta. Incontro con le guide e visita alla Reggia di Caserta. A
seguire Parco della Reggia di Caserta in navetta.
Ore 14.00 arrivo a Casertavecchia, pranzo tipico all’ Osteria Medioevale e
passeggiata guidata per il paese
Ore 19 arrivo a Salerno e sistemazione in albergo
Ore 20.30 Cena presso il Ristorante Pinocchio (pizzeria)
MARTEDI 4 NOVEMBRE 2025
Ore 8.00 colazione
Ore 9.30 visita al Giardino della Minerva accompagnati dal Direttore dott. Luciano
Mauro
Pranzo libero
Ore 15 appuntamento presso l’albergo con le guide e visita ai principali monumenti
della città e ai luoghi della Scuola Medica Salernitana. A seguire ritorno in albergo
Ore 20.30 cena Ristorante Pinocchio (Cena tipica)
MERCOLEDI 5 NOVEMBRE 2025
Ore 8 colazione in albergo
Ore 9.00 incontro con le guide e partenza per Paestum, visita guidata agli scavi
Ore 12.00 visita guidata all’Azienda Agricola Vannulo, ai Musei del Pane e della Civilta’
Contadina, dimostrazioni pratiche e pranzo con degustazione dei prodotti locali
Ore 16 partenza per Caserta
Ore 17 Visita guidata da un esperto e aperitivo con frutti del giardino a Palazzo Mondo,
dimora settecentesca inserita nel circuito delle Dimore Storiche
A seguire ritorno a Roma
Il programma comprende trasferimento in pullman, 2 notti in albergo con prima colazione; due cene in
ristorante; due pranzi in trattorie tipiche, un aperitivo, visite guidate, degustazioni e biglietti di ingresso.
Sono esclusi assicurazione, tassa di soggiorno, mance e quant’altro non espressamente indicato. Il
costo in camera doppia è di euro 540. Il viaggio si effettuerà al raggiungimento di 28 partecipanti e per
un massimo di 32 soci e accompagnatori. Prenotazione obbligatoria entro il 15 agosto con contestuale
versamento della caparra di 100 euro, restituibile in caso non si raggiungesse il numero minimo di
partecipanti. Euro 220 entro il 15 settembre 2025 e euro 220 entro il 15 ottobre. Il supplemento singola
è di euro 18 a notte (da versarsi al saldo). Versamenti sul c/c Bancoposta intestato a Ornella Chiarenza
e dedicato ai viaggi dell’Associazione IBAN IT75V0760103200001008645564
I palazzi del potere nel secolo XVI
Dopo il Concilio di Trento il potere nobiliare si trasferì dalla città alle residenze di
campagna, che divennero luoghi di delizie, ornati da giardini “all’italiana”.
Visiteremo con cadenza mensile quattro di questi palazzi, accompagnati e
guidati da Maria Franca Valeri.
Le visite saranno come sempre, per volontà della nostra amica, gratuite, salvo il
pagamento di eventuali biglietti o extra.
Cominceremo martedì 14 ottobre con la visita a Palazzo Altieri a Oriolo Romano,
seguiranno Palazzo Giustiniani Odescalchi di Bassano Romano, Palazzo Farnese
a Caprarola e Villa Lante a Bagnaia.
Corso stanziale di erboristeria (Molise, maggio 2025)
CORSO STANZIALE DI ERBORISTERIA
PRESSO IL CONVENTO DI SAN VINCENZO AL VOLTURNO IN MOLISE
Una tre giorni interamente dedicata al riconoscimento e lavorazione delle erbe selvatiche. Un’occasione per rilassarsi in un posto magico, imparando o ripassando le nostre conoscenze in materia.
PROGRAMMA DI MASSIMA
Domenica 25 maggio 2025
Partenza con auto proprie dividendo posti e costi
Ore 10: appuntamento all’uscita del casello A1 di San Vittore.
Ore 11.30 sistemazione in b/b e in convento e presentazione delle attività
Ore 13 pranzo
Ore 15 passeggiata botanica ed erborizzazione guidati da Emilia Pomi
Ore 18 rientro in sede, riconoscimento e catalogazione delle erbe. Nozioni di estrazione dei principi attivi, di utilizzo, dosi e proprietà delle erbe raccolte
Ore 20 cena
Lunedì 26 maggio 2025
Ore 8.30 colazione
Ore 9.00 passeggiata alle sorgenti del Volturno alla scoperta e catalogazione della flora ripariale guidati da Emilia Pomi
Ore 13 pranzo
Ore 15 Nozioni di farmacognosia a cura della prof.ssa M. Assunta Rossi Brunori: “L’Apparato digerente; La Pelle; Il Sistema Nervoso: utilizzo delle erbe dedicate”.
Ore 19 visita guidata agli scavi archeologici
Ore 20 cena
Martedì 27 maggio 2025
Ore 8.30 colazione
Ore 9.30 “La Chimica e le erbe. Distillazione in corrente di vapore della lavanda, utilizzo cosmetico dei distillati e preparazione di un sapone tradizionale”. Lezione a cura del prof. Nicola Giammaria
Ore 13 pranzo
Nel pomeriggio visita facoltativa al Museo Nazionale del Paleolitico a Isernia.
Ritorno libero a Roma
La quota (da definire) comprende sistemazione in albergo con trattamento di pensione completa (due colazioni, due cene, tre pranzi), le passeggiate guidate, i corsi, il materiale didattico.
Il corso si terrà con un minimo di 25 partecipanti. E’ obbligatoria la prenotazione con versamento contestuale di caparra di 30 euro, rimborsabile in caso di annullamento della gita, da effettuarsi entro il 15 dicembre 2024.
Viaggio a Firenze e Parma “Alla scoperta delle Iris” (maggio 2025)
ALLA SCOPERTA DELLE IRIS… e altro
Parma e le sue meraviglie
Firenze e il giardino dell’iris
VENERDI’ 9 MAGGIO 2025
Ore 7.00 appuntamento al capolinea tram 8 Casaletto, partenza da Roma in pullman
Ore 12.00 arrivo a Piazzale Michelangelo (FI) e visita al Giardino delle IRIS.
Pranzo libero
Ore 14.30 Partenza per Parma.
Ore 16.00 Arrivo a Parma e check-in in hotel
ore 17.00 Incontro con la guida in hotel
City tour di Parma
Passeggiata per i borghi medioevali della città e visita ai monumenti più importanti.
ore 19.30 rientro in hotel
ore 20.30 Cena presso il ristorante Battibecco
SABATO 10 MAGGIO 2025
Ore 8.00 colazione
ore 9.30 Incontro con la guida presso l’hotel
Visita della Reggia di Colorno e dei suoi Giardini all’inglese
ore 12.30 Pranzo in una trattoria tipica
Ore 15.00 partenza per Lesignano de’Bagni e visita al Giardino degli Iris Bolchi-Mantovani
Ore 19.30 ritorno in albergo e cena
DOMENICA 11 MAGGIO 2025
ore 09.00 Incontro con la guida presso l’ hotel
Visita di un caseificio di produzione di Parmigiano Reggiano con degustazione
Visita di un salumificio di produzione di Prosciutto di Parma con degustazione
Ore 12.00 partenza per Salsomaggiore e pranzo nel ristorante dell’Orto botanico Gavinelli. A seguire visita al giardino botanico
Ore 19.00 Partenza per Roma
Il programma comprende trasferimento in pullman, 2 notti in albergo con prima colazione; due cene in ristorante; due pranzi in trattorie tipiche, visite guidate, degustazioni e biglietti di ingresso.
Il costo in camera doppia è di euro 570. Il viaggio si effettuerà al raggiungimento di 25 partecipanti e per un massimo di 32 soci e accompagnatori. Prenotazione obbligatoria entro il 12 dicembre con contestuale versamento della caparra di 100 euro, restituibile in caso non si raggiungesse il numero minimo di partecipanti. Euro 235 entro il 27 febbraio 2025 e euro 235 entro il 27 marzo. Il supplemento singola è di euro 55 a notte.
“Le piante da giardino: Roma antica e Islam” di Giovanni Buccomino
Potete scaricare cliccando qui i materiali presentati dal dottor Buccomino per la sua conferenza. Buona lettura!
“Gingko biloba L. tra passato e presente. Caratteristiche tassonomiche, usi erboristici e presenza nella città di Roma” di Giovanni Buccomino
Cliccando qui sotto sul file è possibile scaricare la presentazione dell’intervento.
“Luoghi e segreti a due passi da Roma” di Luigi Plos
E’ possibile scaricare il numero monografico del magazine ParchiLazio.it dedicato ai luoghi segreti a due passi da Roma, curato da Isabella Pratesi e Luigi Plos, cliccando qui.
“Le mura verdi di Roma raccontano che…” di Andrea Lezzi

Le antiche mura di Roma, fin dai tempi degli antichi romani, sono sempre state oggetto degli insediamenti da parte delle più svariate piante, piccole o grandi, che hanno trovato modo di svilupparsi sopra di esse o fra gli interstizi presenti tra un mattone e l’altro.
I primi esempi li possiamo trovare al Foro Palatino dove in mezzo alle rovine del luogo dove Roma fu fondata è possibile trovare esemplari di Ficus carica o di Clematis vitalba così detta dai fiori bianchi e profumati di vaniglia che la contraddistinguono.
Se ci trasferiamo nella zona dell’Aventino, vicino alla chiesa di S. Sabina è possibile vedere 2 esemplari di Cupressus sempervirens cresciuti sopra un muro mentre nei pressi del complesso dei Cavalieri di Malta troviamo la Bryonia dioica, rampicante delle Cucurbitacee con bacche velenose, rosse a maturazione, che scende da una parete alla ricerca di un supporto su cui avvilupparsi.
Da Ponte Sublicio si scorgono i muraglioni del Tevere, costruiti negli ultimi decenni del Novecento per evitare i danni provocati dalle continue esondazioni del fiume. Ma anche sopra tali strutture crescono svariate piante, un esempio delle quali è il Rubus fruticosus.
Le storiche mura di Roma sono: le Mura Serviane costruite nel IV secolo a.C. dal re Servio Tullio, oramai quasi totalmente scomparse se non in poche emergenze presenti qua e là per Roma, le Mura Aureliane, le più famose ed imponenti, costruite nel III secolo d.C. sotto l’imperatore Aureliano e le Mura Gianicolensi che esamineremo di seguito più in dettaglio.
Le Mura Gianicolensi furono volute da Papa Urbano VIII Barberini per difendersi dalla possibile minaccia dei Farnese dopo che il nipote del Papa Taddeo Barberini aveva invaso i possedimenti farnesiani di Castro e Ronciglione. Furono costruite in pochi anni, dal 1641 al 1644, anno in cui era già salito al soglio pontificio Papa Innocenzo X Pamphili, il cui stemma campeggia sulla attuale Porta Portese, perchè terminata quando Papa Urbano VIII era già morto.
Esse non subirono però in quegli anni alcun attacco perché la vertenza fu conclusa con la pace di Venezia che restituiva i possedimenti ai Farnese. Già vicino Porta Portese possiamo vedere alcune piante tipiche che crescono tra i mattoni quali Cymbalaria muralis, Fumaria capreolata ed addirittura una piccola pianta di pomodoro.
Risalendo le mura verso Villa Sciarra possiamo apprezzare accanto allo stemma di Urbano VIII numerose piante di Capparus spinosa con il suo vistoso fiore bianco con sfumature viola, forse la regina delle piante dei muri di Roma, nonché una giovane pianta di Pinus pinea.
Continuando a costeggiare le mura si arriva a Porta S. Pancrazio, costruita al posto dell’antica Porta Aurelia e poi restaurata dopo gli scontri avvenuti nel 1849 tra i soldati della Repubblica Romana con in testa Giuseppe Garibaldi, assediati con forze preponderanti dalle truppe francesi chiamate da Papa Pio IX Mastai-Ferretti per ristabilire il potere temporale della Chiesa. Nei pressi si nota una stupenda pianta rampicante, la Bignonia tweediana (o Doxantha unguis-cati) così detta per la forma a unghie di gatto dei suoi viticci rampicanti.
Scendendo verso Porta Cavalleggeri, nei pressi dell’antica Porta Settimiana troviamo lungo le mura esemplari di Centranthus ruber appartenente alla famiglia delle Valerianacee, Ailanthus altissima pianta infestante e con uno sgradevolissimo odore, Ruta graveolens, Morus nigra dalle dolci bacche, famose per le gustose granite siciliane.
Ritornando verso Porta S. Pancrazio troviamo la facciata dell’antica casa detta di Michelangelo, qui ricostruita davanti ad un serbatoio dell’ACEA nei cui interstizi è nata una pianta di leccio (Quercus ilex), caratterizzata per essere una sempreverde, a differenza della maggior parte delle altre querce.
A conclusione del giro fatto per Roma terminiamo con un pensiero presente su un muro dell’Aventino nel quale viene ben spiegato, probabilmente da uno straniero, perché viviamo nella città più bella del mondo.





















